sabato 1 dicembre 2012

LA MAGIA.....E I SUOI ASPETTI.

Con il termine Magia...... si indica una tecnica che si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e di dominare con la volontà i fenomeni fisici e l'essere umano, a tale fine può servirsi di gesti, atti e formule verbali o di rituali appropriati. L'etimologia del vocabolo "magia" (in greco Μαγεία) deriva dal termine con cui venivano indicati nell'antica Grecia i "magi" (Μάγοι), antichi sacerdoti Zoroastriani della Persia. Distinzioni e tecniche della magia......... Con il termine magia molto spesso si tende a indicare tutto ciò che non è scientificamente spiegabile. Basti pensare cosa sarebbe capitato andando per esempio 2000 anni nel passato, e una persona fosse stata vista girare in una normalissima automobile, le persone non sapendo spiegare quel fenomeno con la propria conoscenza, lo avrebbero attribuito alla magia. O ancora andare nella preistoria con una torcia, i nostri antenati ci avrebbero considerato dei in grado di manipolare il giorno e la notte. Dalla maggior parte delle persone però la magia viene vista come una cosa distinta e separata dalla scienza quindi tende ad attribuirvi tutti i fenomeni di cui non riesce a capacitarsi. Una prima distinzione che viene generalmente fatta è quella tra magia bianca e magia nera, a seconda che i fini dell'operatore siano benefici o malvagi, e se nella sua pratica possono essere coinvolte delle entità positive (angeli, divinità, spiriti degli antenati, animali totemici) o negative (demoni); questa distinzione non viene però accettata da tutti, infatti alcuni operatori considerano la magia neutra in se' stessa, da questi infatti essa viene considerata come il fuoco che a seconda di come viene usato può risultare molto utile e benefico, oppure altamente distruttivo. Esiste inoltre un insieme di nozioni e pratiche facenti capo ad una categoria intermedia denominata magia rossa che non può essere definita ne buona né cattiva, ma indirizzata ad ottenere uno scopo personale, il più delle volte a carattere sentimentale. La scienza magica agisce in genere attraverso simboli, siano essi parole, pensieri, figure, gesti, danza o suoni, e strumenti vari. Solitamente viene però sottolineato che lo strumento primario della magia è la mente dell'operatore e tutto il resto gli serve per focalizzare meglio il suo intento. Le tecniche magiche possono essere raggruppate convenzionalmente in cinque categorie: La cosiddetta magia simpatica o d'incanalamento, in cui l'effetto magico è perseguito tramite l'utilizzo di immagini od oggetti che possono essere usati, ad esempio come rappresentazione simbolica della persona cui si vuole fare del bene o si vuole nuocere, oppure per rappresentare lo scopo che ci si prefigge (ad esempio con l'uso di amuleti e talismani). La magia da contatto è caratterizzata dalla preparazione di pozioni e filtri magici, sacchettini da indossare, talismani o amuleti da portare con sé, creati utilizzando oggetti ed ingredienti più o meno naturali. La terza forma di pratica magica è l'incantesimo, che agisce tramite parole (un esempio tipico è abracadabra) o formule magiche. La quarta categoria è quella della divinazione, utilizzata per ricevere informazioni attraverso varie arti mantiche (come l'astrologia, la cartomanzia, la chiromanzia) oppure attraverso dei talenti propri dell'operatore (come ad esempio attraverso i presagi, o nella preveggenza e nella medianicità). La quinta categoria è quella di similitudine: il simile produce il simile, un esempio può essere quello rappresentato da alcuni popoli primitivi, i quali, prima di andare a cacciare, imitano i movimenti, i versi ed i comportamenti in genere dell'animale che desiderano catturare. Solitamente i riti magici utilizzano una combinazione tra le diverse tecniche. Nei casi in cui il mago durante una pratica rituale ricorre all'intervento di un'entità soprannaturale, a seconda delle entità in questione, si entra nei campi della negromanzia, dello spiritismo e della demonologia, mentre l'arte di evocare o invocare potenze sovrumane benefiche (angeli, divinità, spiriti elementali ecc.) è più propriamente chiamata teurgia.

PENSIERO POSITIVO................

Il pensiero positivo nasce e si sviluppa come tecnica di modifica e di miglioramento della qualità della vita attraverso l’osservazione e la gestione cosciente dei propri pensieri. Uno dei principali presupposti su cui si basa la filosofia del pensiero positivo è infatti che i pensieri sono materia viva e creativa, sulla quale l’individuo ha ampia possibilità d’intervento. La tecnica principale attraverso cui il pensiero positivo è messo in atto è costituita dalle "affermazioni", ovvero frasi che contengono in sé le caratteristiche mentali, fisiche e spirituali che l'individuo desidera possedere oppure gli eventi che desidera che accadano. Le affermazioni possono essere pronunciate ad alta voce, pensate o anche cantate, portando così attraverso questa costante ripetizione a una lenta riprogrammazione della mente subconscia.[2] Altre tecniche corollarie usate nel pensiero positivo per rafforzare l'efficacia delle affermazioni sono la visualizzazione creativa e la meditazione.

PENSIERO POSITIVO

Pensiero positivo Con il termine pensiero positivo si designa una scuola di pensiero che sostiene il vantaggio di allineare la mente a uno stato di positività, superando gli schemi di pensiero negativi sussistenti e creandone di nuovi, più ottimisti e sani, al fine di affrontare con fiducia la propria esperienza di vita e raggiungere il benessere psico-fisico.